Acquistare oggi un’auto elettrica corrisponde ad un investimento importante, poiché grazie a questa tipologia di veicolo ci saranno minori emissioni di CO2 attraverso lo sfruttamento di risorse rinnovabili e più sostenibili. A un mezzo elettrico, però, occorre associare anche una specifica modalità di alimentazione, come la colonnina di ricarica auto elettrica.
Grazie alla maggiore diffusione di queste nuove automobili, le grandi aziende proseguono con la progettazione di modelli sempre più evoluti, con anche le adeguate forme di rifornimento, appunto di tipo elettrico.
Quindi, come funziona una ricarica d’auto elettrica?
Il funzionamento di una colonnina di ricarica per auto elettriche
Le colonnine di ricarica elettrica per i relativi veicoli consistono in impianti specifici che distribuiscono energia. In questo modo, le batterie dei mezzi con questo tipo di alimentazione possono in diversi modi ricaricarsi, tra cui anche le auto ibride plug-in con il doppio motore (uno elettrico e l’altro a combustione termica).
Ci sono molteplici fonti di alimentazione elettriche e le stesse colonnine possono trovarsi in spazi diversi, sia privati che pubblici. Le colonnine private sono installate in luoghi solitamente non accessibili a tutti, ad esempio in parcheggi aziendali, di supermercati, nei parcheggi di alberghi o nei posteggi dei centri commerciali. Codeste colonnine sono associate ad una determinata rete locale di energia elettrica e devono essere adeguatamente certificate e omologate dall’installatore, il quale deve garantire l’idoneità per il funzionamento.
Per quanto riguarda le colonnine di rifornimento elettrico pubblico, sono situate in luoghi aperti come in posteggi non privati, vicino a strade di tipo pubblico, oppure nelle aree degli aeroporti o ferrovie statali. I dipendenti certificati dalle aziende che riforniscono energia (agenti nel mercato libero), collocano sul luogo pubblico le colonnine in base alle necessità. Solitamente vengono installate in una specifica area diversi dispositivi elettrici, per permettere a più automobili di ricaricarsi contemporaneamente.
La norma IEC 61851-1 regola la presenza di colonnine elettriche certificate sul suolo nazionale, in cui si prevede una costante manutenzione e controllo (attraverso il sistema PWM) per poter rientrare nei giusti parametri delle molteplici modalità di rifornimento elettrico.
Esistono infatti quattro tipologie di ricarica di alimentazione elettrica:
- Ricarica lenta, dove viene effettuata attraverso una presa elettrica casalinga (una ricarica completa può durare anche 24 ore).
- Ricarica media, effettuata da una wall box.
- Ricarica rapida, in centri di ricarica elettrica gestite da pubblici e privati.
- Ricarica ultrarapida, effettuata in luoghi pubblici (può richiedere almeno 30-40 minuti per ottenere una elevata percentuale di ricarica, abbinata però a un costo elevato per ciascun kW).
Come collegare e alimentare l’auto alla colonnina elettrica
Dopo aver analizzato le diverse modalità di ricarica per veicoli elettrici, occorre conoscere le molteplici soluzioni di alimentazione; infatti, esistono tre modi per collegare l’auto a una sorta di “carica batterie” presente all’interno della colonnina di ricarica elettrica, dopo aver stabilito la compatibilità.
Dal 2021, l’UE ha previsto la presenza sui veicoli elettrici di un’etichetta di ricarica, ovvero una documentazione in cui sono esposte tutte le caratteristiche tecniche dell’auto elettrica, della tipologia di ricarica, sia del dispositivo. Dalla stessa targhetta è possibile identificare le differenti tipologie di ricarica certificate (con corrente alternata o continua), per non commettere errori sia durante il procedimento di ricarica.
E’ bene specificare che per quanto riguarda le colonnine di ricarica elettrica “alternata”, sono presenti quattro tipologie di connettori con i rispettivi cavi di connessione (standard CCS Combo 2 per la corrente alternata).
- Tipo 1: ha una modalità di connessione fino a 32 A e 230 V.
- Tipo 2: reperibili sia sul mezzo, sia sul dispositivo con una compatibilità fino a 32 A, 230 V, 63 A e 400 V.
- Tipo 3 A: collocato solo sulla colonnina di ricarica, adatto a scooter o biciclette elettriche fino a 16 A e 230 V.
- Tipo 3C: solo sul dispositivo elettrico per veicoli ormai non più nuovi fino a 32 A e 400 V.
Il tipo di ricarica elettrica “continua” prevede che le auto parcheggino vicino al centro di rifornimento e in seguito si potrà collegare il mezzo con un cavo specifico alla colonnina di ricarica elettrica. In questo caso, non occorre avere un cavo al proprio seguito, ma sarà già presente sul dispositivo di ricarica.
Ad ogni centro di rifornimento elettrico è possibile verificare la ricarica mediante un display digitalizzato presente sul totem di ricarica, oppure dai dispositivi installati veicolo, comprese le app da cellulare. Sarà possibile pagare il rifornimento direttamente online dalle app relative mediante transazioni digitali, oppure abbonarsi ai servizi seguendo le istruzioni del detentore delle stesse colonnine di ricarica.
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